Villa Spilimbergo-Spanio, palazzo di “vetusta villeggiatura…” fu edificato a partire dalla fine del XIV secolo e divenne “…poi di stabile residenza” della famiglia Spilimbergo-Domanins verso il XVII secolo [10]. Essa si trova nella parte orientale del paese, collocata sulla via Belvedere, lungo la provinciale che da Spilimbergo conduce a Pordenone. La villa è costituita da un corpo centrale a tre piani con ali arretrate che si affacciano in una corte adibita a giardino. I fabbricati di servizio, un tempo adibiti e barchessa, sono staccati dal corpo centrale e disposti perpendicolarmente ad esso. La facciata verso la campagna presenta la medesima disposizione. L’edificio centrale è racchiuso da due torri sporgenti a quattro piani. La villa attuale è frutto di un intervento strutturale dell’inizio del 1800. Tra le opere d’arti presenti al suo interno vi è l’atrio affrescato di Giovanni Battista Canal e Giuseppe Borsato. Vi è un quadro di autore ignoto della seconda metà del ‘500. Nel palazzo, inoltre, si trovavano due ritratti di Irene di Spilimbergo e della sorella Emilia attribuiti al Tiziano e acquistati da un collezionista americano a Londra nel 1909. Nel giardino sono esposte alcune opere dello scultore Ivan Theimer. Attualmente il palazzo è proprietà e residenza della famiglia del conte Gualtiero Spanio di Spilimbergo.