Oggi lunedì 15 febbraio a Domanins, con il contributo della sezione dei donatori di sangue A.F.D.S., sono stati ultimati i lavori di ripristino e di tinteggiatura del Monumento dedicato all’emigrante.

L’opera, che si trova nella piazzetta accanto l’ufficio postale, fu costruita negli anni ottanta su iniziativa del presidente dell’A.F.D.S. Sante Lenarduzzi e su progetto dell’architetto sacilese Ettore Polesel. Fu inaugurata il 14 agosto 1986 con la solenne consacrazione di Monsignor Abramo Freschi Vescovo di Concordia-Pordenone e alla presenza delle autorità locali, di varie personalità del mondo della cultura e con una folta partecipazione di pubblico.

Il monumento ripercorre in un linguaggio fortemente simbolico le tappe della vita dell’individuo dalla nascita alla morte verso un finale e una sintesi ultraterrena. Sintesi ed elemento fondamentale sono rappresentati dalla statua della Vergine col Bambino collocata all’interno della sua struttura centrale, opera di Edo Janich il noto scultore valvasonese di fama mondiale. Le vicissitudini della vita di ogni uomo e donna sono associate alle peregrinazioni che portarono, nei decenni passati, i nostri avi a percorrere le strade del mondo in cerca di fortuna, abbandonando la famiglia e affrontando spesso rischi e sacrifici quotidiani.

Il “capitello dell’emigrante”, come spesso veniva chiamato all’epoca, è stato voluto e innalzato grazie al contributo dei molti volontari del paese che prestarono il proprio servizio con passione e gratuità dedicando molto del loro tempo libero. Esso ha l’onore di essere il primo monumento dedicato all’emigrante eretto nella provincia di Pordenone.

Il lavoro è stato eseguito dalla ditta Renova di Ingrassia Samuele con il contributo della sezione A.F.D.S. di Domanins che ha voluto dare il giusto restauro ad un’opera d’arte di cui ne sente la paternità e che rappresenta un prestigio indiscutibile per il paese.

Cristiano Lenarduzzi

presidente A.F.D.S. Domanins

Categorie: EVENTI 2021

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