Sono attive le misure speciali di prevenzione per scongiurare la diffusione trasfusionale del nuovo Coronavirus individuato nella provincia di Hubei, in Cina, e responsabile di una serie di casi di polmonite. La Circolare inviata dal Centro Nazionale Sangue a tutte le strutture di raccolta locali e alle associazioni di donatori arriva a seguito della segnalazione, il cosiddetto Rapid Risk Assessment, dell’ECDC, lo European Centre Disease and Control, delle informazioni fornite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che sta monitorando sul campo la situazione, e delle indicazioni della Direzione Generale per la salute e la qualità del Cibo – DG Santé della Commissione Europea.
Le raccomandazioni in questione arrivano anche se ad oggi non sono state documentate trasmissioni del virus denominato 2019-nCoV mediante la trasfusione di emocomponenti labili e il rischio di trasmissione trasfusionale non sia attualmente noto. Si tratta di semplici misure di sicurezza messe in atto ogni volta che il focolaio di una malattia potenzialmente pericolosa viene individuato.
Le Misure
Nel caso del virus 2019-nCoV è stato stabilito:
– Una sospensione dalla donazione di 21 giorni dal rientro per tutti i donatori che abbiano soggiornato nell’area interessata.
– Una sospensione di 28 giorni dalla donazione a partire dalla risoluzione dei sintomi o dalla fine dell’eventuale terapia in caso di anamnesi positiva, ovvero in caso si riscontri una sintomatologia compatibile con quella del virus.
Si invitano inoltre tutti i medici selezionatori a indagare la presenza di eventuali sintomi per tutte le persone che hanno viaggiato nell’area interessata e soprattutto si ricorda ai donatori di sangue di segnalare l’eventuale comparsa di sintomi compatibili con quelli portati dal coronavirus, o anche un’eventuale diagnosi dell’infezione, nei 14 giorni successivi alla donazione.
Il consiglio da dare a tutti i donatori e agli aspiranti tali è quello di informare sempre dei propri spostamenti e dei propri viaggi il medico responsabile del processo di donazione. E di segnalare l’eventuale comparsa di ogni tipo di sintomo. Solo così è stato possibile negli anni passati evitare la diffusione di virus di ogni genere, anche quelli innocui per una persona in buona salute ma che potrebbero risultare fatali per una persona dall’organismo tanto debilitato da avere bisogno di una trasfusione.
Rapid Risk Assessment
In un sistema di sorveglianza epidemiologico i Rapid Risk Assessment (RRA), ovvero le valutazioni rapide di rischio, vengono effettuate nelle fasi iniziali di un evento o di un incidente che potrebbero avere delle potenziali conseguenze sulla salute pubblica. Spesso i RRA indicano misure cautelative per evitare che la sottostima di un pericolo possa portare a danni più gravi in una fase successiva dell’eventuale emergenza. Valutazioni del rischio comprensive di un maggior numero di fattori vengono rilasciate solo in un momento successivo, quando un maggior numero di informazioni sono a disposizioni degli esperti.
Coronavirus
I coronavirus fanno parte di una nutrita famiglia di virus che causano diversi tipi di malattie, da un comune raffreddore a malattie gravi come la MERS (o Sindrome respiratoria mediorientale da coronavirus) o la SARS (Sindrome acuta respiratoria grave). Per nuovo coronavirus si intende un nuovo ceppo che non era mai stato individuato prima negli esseri umani.
Per maggiori informazioni consultare anche la pagina dedicata del Ministero della Salute.
http://www.donailsangue.salute.gov.it/donaresangue/dettaglioNotizieCns.jsp?lingua=italiano&area=cns&menu=newsMedia&sottomenu=news&id=21
Data di pubblicazione: 23 gennaio 2020 , ultimo aggiornamento 23 gennaio 2020
Per saperne di più:
https://it.wikipedia.org/wiki/Coronavirus
https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/cosa-sono
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