Monumento ai caduti

Il monumento che a Domanins ricorda i caduti di tutte le guerre è stato realizzato nel 1921 dallo scultore Mario Sarto di Bologna e fu inaugurato il 2 luglio 1922. L’opera in marmo bianco rappresenta il fante di trincea simbolo dei nostri combattenti e del loro eroismo. Il soldato italiano, povero e spoglio di tutto, è fiero del proprio sacrificio e di avere al suo fianco la Statua della Vittoria. Il 2 ottobre 1927 fu officiata la cerimonia solenne di benedizione della Bandiera dell’Associazione Nazionale Combattenti, la cui sezione a Domanins si costituì il 23 luglio 1926, e la signora Amabile Lenarduzzi Franceschina, maestra di Domanins, fu la Madrina del Tricolore. Dopo il secondo conflitto mondiale, fu volontà dei Combattenti sostituire la lapide in marmo per sovrascrivere i nomi di tutti i caduti di Domanins di tutte le guerre nelle quali fu impegnata la nostra Patria. Nel 1954, l’opera fu restaurata grazie alla generosità della popolazione del paese. Il 18 novembre 1984 un referendum popolare, che divise il paese, approvò l’idea di spostare il monumento in un altro sito che fosse a lui più consono. Nel 2002, esso fu collocato in Piazza Indipendenza, ove si trova tuttora. Alle spalle del monumento vi è il muro dell’infinito. Costruito con i sassi del Tagliamento, esso rappresenta la nostra terra e i nostri giovani caduti per la Patria sul campo di battaglia. Nel gennaio 2001, la sezione Combattenti e Reduci di Domanins si sciolse donando patrimonio ed eredità morale alla sezione paesana dell’Associazione Friulana dei Donatori di Sangue (A.F.D.S.). Nel giugno 2016, i donatori di sangue collocarono accanto all’opera una targa didascalica in due lingue.