Monumento all’Emigrante e al Viandante

L’opera, realizzata nel 1984-1986 su progetto dell’architetto Ettore Polesel di Sacile, prima in assoluto nella Destra Tagliamento, è stata inaugurata il 14 agosto 1986. Il monumento è dedicato ai viandanti assetati e a tutti coloro che partirono in cerca di fortuna. L’opera si trova sulla via Belvedere che conduce da Pordenone a Spilimbergo e fu costruita per iniziativa di Sante Lenarduzzi presidente dei donatori di sangue di Domanins. Essa è composta da un sacello collocato all’interno di un recinto (il capitello) e dalla statua della Vergine col Bambino incastonata alle pareti dell’esedra, opera dello scultore Edo Janich di Valvasone. L’opera originale land art, con tutti i suoi elementi architettonici, rappresenta il viaggio simbolico dell’individuo nelle varie fasi della vita. La vita dell’uomo, come dell’emigrante, scorre attraverso alterne fortune, gioie e dolori fino alla morte. Il capitello con la Madre e il Bambino Gesù sono la sola giustificazione della sua esistenza alla quale fonte l’uomo di abbevera.