Il torneo dei donatori
La Festa del donatore di sangue, a Domanins, ha rappresentato una novità nell’edizione quest’anno. Nel weekend del 25-26 luglio, in concomitanza con la tradizionale Porchetta, è stato organizzato, da parte dei giovani donatori di Domanins, un torneo di green volley nel campo sportivo del paese. E’ stata una bella competizione sportiva che ha portato tredici squadre miste di ragazzi e ragazze, giovani e meno giovani a darsi appuntamento al campo per giocare a pallavolo sul manto erboso del nostro campo da calcio.
Il torneo della pallavolo è stato pensato e voluto dai giovani del Consiglio Direttivo. Moris Gaiatto e Giorgio Avoledo sono stati fra i maggiori artefici della manifestazione, aiutati dalle nuove leve dell’A.F.D.S., dai altri giovani di Domanins che non sono ancora donatori di sangue, e anche da amici di altri paesi. I ragazzi si sono impegnati sin da questa primavera per trovare le squadre e a reperire le attrezzature necessarie. Per la pubblicità è stato stampato e distribuito un piccolo volantino verde per il “1° torneo green volley AFDS” che si sarebbe svolto “in concomitanza con la 43° tradizionale porchetta”. Su di esso è stato raffigurato il Pellicano, simbolo dell’Associazione Friulana dei Donatori di Sangue, e una simpatica maialina che saltella davanti alla rete da gioco. Una riproduzione stilizzata della maialina osé che appare nel manifesto tradizionale della Porchetta, realizzato come ogni anno dal maestro Genesio Romano. La Porchetta-Festa del Donatore è infatti un evento che a Domanins si tiene dal 1973 e dal 1980 viene organizzata nel boschetto del campo sportivo, al preciso scopo ad hoc di unire giovani e adulti sotto il segno dello sport e della solidarietà.
Nella giornata di sabato 25 luglio, alle 08:00 del mattino, un gruppo numeroso di ragazzi si ritrovano per preparare il campo da gioco, tracciare le linee, installare reti e gazebo e tutto il resto necessario. A fianco, sotto il boschetto, i “vecchi” del Consiglio stanno preparando le strutture per la cottura dei maiali e la distribuzione del pranzo per la domenica.
Il rischio e la scommessa del weekend è però il tempo. Le previsioni atmosferiche della vigilia sono state, fin dall’inizio, tutte quante contrarie. Nel momento in cui la preparazione del campo da gioco si sta ultimando, un temporale e un acquazzone improvviso fermano tutto per qualche ora e noi purtroppo siamo costretti a proteggerci sotto il chiosco. Il consueto pranzo di mezzogiorno per coloro che hanno lavorato si deve giocoforza tenere sottotetto e non sotto le frasche come ogni anno.
Il rammarico per un progetto che sembrava sfumare a causa del cattivo tempo ci che ci naviga contro sta attanagliando. Il torneo dovrebbe cominciare alle 17:00 e in cielo non c’è alcun cenno di sole o di tempo sereno. Dopo una mezzora, la pioggia si ferma, per poi ricominciare nel primo pomeriggio. Finalmente, verso le 16:00 il tempo si calma e con gran sollievo all’ora prefissata vediamo le squadre iscritte che regolarmente si presentano al campo sportivo. L’inizio delle gare però deve attendere ancora un po’. Dopodiché, verso le 18:15 circa il torneo è finalmente cominciato.
Giorgio Avoledo, quale organizzatore della manifestazione e in qualità di giovane rappresentante dei donatori della Sezione dà solennemente il via pronunciando un breve discorso a microfono. Giorgio ricorda al pubblico come la nostra associazione ha tutelato, fin dalle sue origini, i giovani e lo sport. Dal 1980, l’A.F.D.S. di Domanins ha scelto il campo sportivo come luogo ove svolgere la propria festa annuale. Lo sport ha sempre unito le persone e, in particolare, i giovani. Esso ci ha insegnato che cos’è il gioco di squadra e con ciò tutti noi abbiamo imparato che cos’è la solidarietà e la generosità nell’aiutare gli altri. Ma quando in palio è la vita stessa, in quel momento non si sta giocando una semplice partita di pallavolo o di calcio. Con il dono del sangue possiamo aiutare un compagno in difficoltà, una persona che senza di noi non riuscirà a portare a termine la partita con la vita.
E’ questo lo spirito col quale l’A.F.D.S. ha organizzato il torneo. Giorgio vuole inoltre ricordare la prematura scomparsa di Michele Pagura, vittima di un incidente stradale. Michele avrebbe compiuto diciotto anni cinque giorni dopo. Il giovane ragazzo di Pozzo è stato uno sportivo e un volontario nella vita sociale del paese. In omaggio alla solidarietà, i genitori di Michele hanno scelto di donare gli organi del proprio figlio. Prima dell’inizio degli incontri i giocatori hanno osservato per lui un minuto di raccoglimento.
La serata è proseguita via in gran festosità. Le partite si sono protratte fino a ora tarda, allietate da un chiosco e una cucina fornitissimi e dalla musica di Manuel Piasentin che ha tenuto tutti svegli fino alle 01:20 per poi chiudere i battenti e mandare tutti (o quasi) a riposare. C’è stata una folta partecipazione dei giovani, ma anche di genitori e di bambini. La notte poi ci ha purtroppo riservato ancora la pioggia ma il giorno dopo, fortunatamente, è riapparso di nuovo il sole ad asciugare il terreno. Il torneo è così ripreso senza problemi fin dal mattino della domenica, facendo una sosta solo durante la celebrazione della Santa Messa al campo e durante i discorsi delle autorità. Alle ore 18:00 circa è finito tutto. Le squadre prime classificate hanno vinto dei cesti enogastronomici, mentre a tutti i giocatori è stata regalata una maglietta ricordo di colore verde con la maialina della Porchetta e la rete da gioco raffigurate. Il chiosco ha poi assegnato la propria coppa per la squadra maggior consumatrice di birra.
Il bilancio di questo inedito weekend di sport e di solidarietà è stato senz’altro positivo. In due giorni, tutta Domanins si è rallegrata della partecipazione di circa trecento persone. E’ stata apprezzata molto la presenza dei giovani, specialmente al sabato sera, anche perché molti di loro provengono dai paesi vicini e non solo da Domanins.
La sorpresa più grande però, è accaduta la domenica a fine serata: una ragazzina ci ha chiesto cosa deve fare per diventare una donatrice di sangue. Se questa giovane dovesse scegliere di donare il proprio sangue, potremo dire che, almeno con una sola persona, abbiamo centrato il nostro obiettivo.
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