Domenica 8 novembre si sono svolte a Domanins le celebrazioni ufficiali del 4 novembre, festa della vittoria dell’Italia nella prima guerra mondiale (1915-18), dell’Unità nazionale e delle Forze Armate.
Secondo una turnazione che riguarda le sette frazioni del comune di San Giorgio della Richinvelda, quest’anno la “festa grande” è toccata al paese della “via dei donatori”, inaugurata a novembre.
Il programma della giornata prevedeva la S. Messa alle ore 11:00 e al termine la deposizione della corona d’alloro al Monumento ai Caduti. La cerimonia ha visto la partecipazione dell’amministrazione comunale con il Gonfalone e con la presenza del sindaco Michele Leon e dell’amministrazione comunale.
In rappresentanza dei Combattenti e Reduci hanno partecipato gli Alpini della sezione comunale di San Giorgio della Richinvelda, della sezione di Rauscedo e per Domanins i donatori di sangue, eredi della bandiera dell’A.N.C.R. del paese e della memoria dei reduci e dei caduti.
Il corteo degli stendardi ha fatto ingresso nella parrocchiale di S. Michele Arcangelo per la S. Messa. Il Gonfalone è stato seguito dall’amministrazione comunale e dai tricolori dei Combattenti e Reduci di Domanins e San Giorgio, poi dagli Alpini, dai Paracadutisti e dal labaro dell’A.F.D.S.
La funzione religiosa è stata officiata da don Alberto Ridolfi svolta in suffragio dei caduti di tutte le guerre e in concomitanza della Giornata del Ringraziamento con benedizione dei veicoli e degli anniversari di matrimonio.
Al termine della comunione, il sindaco Leon ha pronunciato il discorso ufficiale. Ha ricordato dapprima i caduti di tutte le guerre di Domanins e del comune di San Giorgio, sottolineando il valore fondamentale della pace e della libertà. Ha ribadito il senso dello stato e soprattutto il rispetto per le istituzioni e per la legalità, importante e doveroso per il giusto sviluppo della vita sociale e, nel tempo odierno, per l’osservanza delle prescrizioni sociali e sanitarie, auspicando nei concittadini un profondo rispetto umano e civile verso i morti e i sofferenti di Coronavirus.
Dopo il discorso del sindaco, il presidente A.F.D.S. Cristiano Lenarduzzi ha letto la Preghiera del Combattente e del Reduce. Al termine della funzione, il corteo dei labari è uscito dalla chiesa per raggiungere l’area del monumento ai caduti. Assieme al corteo, i coscritti 2001 di Domanins hanno portato la corona d’alloro: Samuele Ingrassia e Tanya Egger.
Gli Alpini, cerimonieri della giornata, hanno innalzato il Tricolore sulle note dell’Inno di Mameli e sulle note del Piave la ghirlanda della vittoria è stata posta davanti al fante ignoto e benedetta dal sacerdote. Dopodiché è stata data lettura dei nomi dei caduti di Domanins della guerra 1915-18, 1940-45 e di Eritrea, Somalia e Libia.
La giornata di festa si è così conclusa e dopo i saluti e i ringraziamenti finali ci siamo dati tutti appuntamento ad Aurava per il 2021.
La giornata si è poi conclusa con una bicchierata al Sottosopra Bar.
Benedizione della corona al monumento ai caduti. Al centro il sindaco Michele Leon con gli alfieri.
Benedizione della corona e saluto degli Alpini e delle autorità
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